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Percentuali e Statistiche di Tradimenti: Chi tradisce e Quanto in Italia

Quello dei traditori è un sottobosco sociale silente ma molto attivo. È davvero ingenuo dare per scontato che nelle coppie che conosciamo, anche in quelle più serene – specialmente in quelle più serene (il tradimento ha anche la funzione di preservare l’equilibrio della coppia) uno dei due partner non tradisca per capiro basta leggere anche il nostro approfondimento sul perché si tradisce.

Secondo un sondaggio indetto da Incontri Extraconiugali Italia, network Italiano di incontri online dedicato alle donne sposate che ha istituito un Osservatorio Europeo sul Tradimento, in Italia solo il 30% delle coppie rimane fedele per tutta la durata della relazione: nel 70% dei casi almeno uno dei due – se non entrambi (50% dei casi) – tradiscono.

Vediamo allora di analizzare meglio la situazione parlando di:

  1. Chi è più disposto a tradire: uomo o donna?
  2. Che tipo di profilo ha il traditore o la traditrice professionista?
  3. Dove si tradisce di più, in Italia e nel mondo?
  4. Come si tradisce?
  5. Conclusioni

1. Chi è più disposto a tradire: uomo o donna?

Partiamo subito da una domanda che accende gli spiriti: piace di più tradire agli uomini o alle donne? Lo stereotipo del marito infedele che torna a casa dalla moglie cornuta che lo aspetta sorridente al desco imbandito è davvero vintage, e non corrisponde alla ridefinizione dei ruoli di genere che – per fortuna – hanno segnato la società negli ultimi anni.

I rapporti tra i generi e, quindi, nelle coppie eterosessuali sono cambiati profondamente, e le donne non sono più vincolate agli antichi stereotipi che le vedono relegate, pur regalmente, ai fornelli, devote tanto in casa, sotto al tetto coniugale, quanto in Chiesa, sotto lo sguardo severo di Dio.

È interessante notare che un uomo che tende a guadagnare meno della propria moglie è più infedele e che, viceversa, una donna dipendente economicamente dal marito tende a non cercare relazioni extraconiugali (è 75% meno probabile che lo facciano). I rapporti di forza tra sessi, profondamente radicati nella nostra società, tendono dunque a influenzare i comportamenti delle persone quando si tratta di tradire o meno il proprio partner.

Osservando il reality show americano “Cheaters”, ricercatori hanno osservato che le donne tendono, in generale, a tradire meno degli uomini: il 40% riguardavano infedeltà femminili e il 60% infedeltà maschili. Rispetto a questo dato, uno studio citato più recentemente da RTL, sottolinea come in Italia le donne che tradiscono sono ben il 10% in più degli uomini, a dimostrazione che l’emancipazione nel nostro Paese sta andando a gonfie vele.

2. Che tipo di profilo ha il traditore o la traditrice professionista?

Consulenti, imprenditori e dirigenti sono i profili che tradiscono di più, avendo più potere di gestire il proprio tempo durante l’orario di lavoro (i momenti preferiti per tradire sono proprio il mattino e la pausa pranzo, quei momenti in cui la vita famigliare permette loro di tradire indisturbati, se non dalla gelosia dell’amante che vorrebbe passare con loro più tempo ) e sono anche i più bravi a sapere come gestire l’amante.

Allo stesso modo, infermiere, segretarie e manager sono le donne che tradiscono di più: tutte professioni in cui la flessibilità degli orari facilita l’organizzazione degli incontri extraconiugali

Il 50% dei traditori, inoltre, ha un animale domestico – fido galeotto, passeggiate, toilettatura e veterinario sono ottime scuse per allontanarsi quanto basta dal partner e consumare con l’amante.

Di contro, la ricerca dell’amante online (la modalità preferita in tutto il mond ) tramite siti di incontri extraconiugali avviene per lo più dopo cena (dalle 21 a mezzanotte), quando gli ormoni sessuali sono al massimo, con una preferenza per la prima metà della settimana, quando lo stress del lavoro e del tran-tran quotidiano porta maggiormente a cercare una via di fuga.

Non tradiscono solo le persone sposate: il tradimento va alla grande anche tra i fidanzati, tendenzialmente dopo il terzo anno di relazione, proprio come – manco farlo apposta – recita il titolo di un famoso romanzo L’amore dura tre anni , tradotto poi in pellicola.

3. Dove si tradisce di più, in Italia e in Europa?

Lazio, Lombardia e Toscana sono le regioni dove si tradisce di più (rapporto numero traditori/abitanti). Al Sud, forse per il legame più forte con la tradizione, gli incontri extraconiugali sono meno diffusi che nel resto di Italia. È comunque nelle grandi città che si tradisce di più: Roma, Milano, Napoli, Genova e Palermo sono in testa rispetto alle zone più periferiche e provinciali del territorio nazionale.

L’IFOP (istituto francese di opinione pubblica) ha rilevato poi che gli italiani sono il popolo che tradisce di più: abbiamo già detto che solo il 30% delle coppie rimane fedele, mentre negli altri paesi la percentuale di traditori oscilla tra il 36% (Gran Bretagna) e il 43% (Francia), a significare che all’estero il tradimento è molto meno in voga che nel nostro paese.

Che si siano stufati del progressismo liberale praticato sotto le lenzuola? I dati sono confermati dal Pew Research: “solo” il 64% degli italiani condanna il tradimento, mentre negli USA l’84% pensa che sia una condotta moralmente inaccettabile.

4. Come si tradisce?

La parte più difficile del tradimento è la ricerca dell’amante: per questo addirittura il 49% delle relazioni extraconiugali sono stabili, la certezza che l’amante sia una persona fidata e devota al rispetto della segretezza è fondamentale per la maggior parte delle persone che tradiscono.

Bisogna sottolineare, di contro che, anche se organizzare un incontro può risultare stressante, per la ricerca della location per capire dove incontrarsi con l’amante o dell’orario che vada bene a entrambi i fedifraghi, internet ha reso le cose più facili .

E infatti dal marzo 2020, a inizio pandemia da Covid-19, i siti di incontri per infedeli hanno visto le iscrizioni triplicare. Questo genere di siti permette infatti di trovare amanti sempre nuovi, con diversi benefici: l’eccitazione che si prova tradendo è spesso legata alla ricerca di nuovi stimoli, si evitano legami sentimentali che possono complicare la relazione extraconiugale.

Saggiamente, il 46% delle storie fuori dal matrimonio non durano più di un mese, e questo trend è in crescita.

Conclusioni

Come sottolinea la Presidente dell’Associazione Italiana Sessuologia Clinica, Marinella Cozzolino, “La maggior parte degli infedeli è felice, della propria vita e di sé stessi, nonostante giudichi la relazione stabile che sta vivendo noiosa o deludente”: come dimostrato dall’aumento del trend nel nostro Paese, tradire, anche se può risultare stressante, fa bene alla salute. 


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